Studio Legale Mongiovì

Informazione giuridica a cura dell'Avv. Danilo Mongiovì

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Devo avere un titolo particolare per inviarvi un mio scritto?

Su cosa posso scrivere?

Che caratteristiche deve avere lo scritto?

Che stile di scrittura devo adottare?

Quanti scritti vi posso inviare?

Come devo inviare i miei scritti?

Pubblicherete tutti gli scritti che vi invierò?

Modificherete il mio scritto prima della pubblicazione?

Cosa succede se un mio articolo è pubblicato?

Che cosa ci guadagno?

Che cosa è Google AdSense?

Devo essere registrato a Google AdSense per potervi inviare un articolo? Come posso registrarmi a Google AdSense?

Come avviene la pubblicazione degli annunci?

Cosa è il codice AdSense e dove posso trovare il mio?

Come devo impostare gli annunci? Quanti annunci saranno pubblicati nella pagina e in che posizione?

Quanto mi pagherà Google per ogni click?

Posso cliccare sui miei annunci o mettermi d'accordo con qualcuno perché clicchi sui miei annunci?

Come posso guadagnare il più possibile?

Come si fa ad ottenere un piazzamento tra i primi posti sui motori di ricerca?

Devo rispondere ai commenti che i lettori potrebbero lasciare in calce al mio articolo?

Posso far pubblicità al mio scritto?

Suggerimento finale: scrivi più articoli che puoi!


Devo avere un titolo particolare per inviarvi un mio scritto?

No, devi solo avere la competenza necessaria ed essere maggiorenne. Accettiamo, quindi, anche scritti da parte di studenti universitari. Per esempio, se stai preparando diritto privato, puoi scrivere un articolo per sviscerare un argomento che ti ha particolarmente colpito. E' un buon modo di studiare e, nel contempo, potresti dare una mano ad altri tuoi colleghi.

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Su cosa posso scrivere?

Puoi scrivere su qualsiasi materia che sia pertinente all'argomento del sito. Si considerano pertinenti all'argomento del sito le seguenti materie: diritto, economia, fiscalità, contabilità.

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Che caratteristiche deve avere lo scritto?

Lo scritto deve avere finalità informativa e divulgativa. Cioè devi spiegare ed informare il potenziale lettore.
Inoltre non deve violare in alcun modo le leggi sul diritto d'autore nè ogni altra legge in vigore.

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Che stile di scrittura devo adottare?

La prima cosa che devi chiederti è: “a chi è rivolto il mio articolo?”.

Il nostro sito, infatti, può ospitare tanto degli scritti rivolti ai comuni visitatori, quanto degli scritti rivolti a specifiche categorie professionali.

Prendiamo, per esempio, il vasto argomento del risarcimento del danno da sinistro stradale. Su questo argomento potrebbe scriversi una guida basilare, una sorta di vademecum su cosa fare in caso di sinistro, come predisporre una lettera di messa in mora, quali documenti allegare, come rispondere alla compagnia assicuratrice. Una guida di questo tipo sarebbe chiaramente rivolta ai comuni visitatori del sito.

Sempre nell'ambito del risarcimento da sinistro stradale, in alternativa, si potrebbe scrivere un articolo sugli attuali orientamenti della giurisprudenza circa il litisconsorzio necessario per il caso di risarcimento c.d. diretto o del terzo trasportato. Ovviamente, in questo secondo caso, il destinatario del nostro articolo non sarebbe più il comune visitatore del sito, ma la categoria degli avvocati.

Ora, a seconda del destinatario del tuo scritto, cambia radicalmente lo stile che dovresti adottare.

Quando scrivi per il comune visitatore del sito, utilizza sempre un linguaggio basilare. Non avere paura di inserire degli esempi anche banali. Non scrivere mai frasi troppo lunghe e piene di proposizioni subordinate, piuttosto, metti il punto e va a capo.

Organizza i concetti tenendo sempre presente la logica e le limitate conoscenze tecniche del lettore. Per esempio, se il concetto X può essere compreso solo dopo che si sia compreso il concetto Y, allora spiega prima con parole semplici il concetto Y, anche se non è quello l'oggetto del tuo scritto.

Così, per esempio, prima di dilungarti sul fatto che un certo termine sia di decadenza o di prescrizione, spiega cosa è la decadenza e cosa è la prescrizione. Se i concetti presupposti sono già stati trattati nel sito, ti puoi limitare ad inserire il collegamento. Per esempio puoi scrivere: “Questo articolo presuppone la conoscenza del concetto di prescrizione. Se non sai cosa sia la prescrizione, vai su questa pagina... “.

Per sapere se un certo argomento è stato trattato sul sito puoi effettuare una ricerca dalla homepage.
Se non sai se un certo concetto è stato già trattato sul sito, non ti preoccupare, tu spiega tutto nel tuo articolo e poi ci penseremo noi a modificare il testo dell'articolo, inserendo il link.

Rivolgiti sempre dando del “tu” al lettore.

Su questo sito, quando scriviamo guide o articoli rivolti ai comuni lettori, preferiamo un approccio informale e pratico, molto apprezzato dai nostri utenti.

Non usare mai espressioni latine.

Il vezzo tutto italiano (e degli avvocati italiani in particolare) di condire i propri scritti con frasi latine è francamente ridicolo e piuttosto volgare.

Può essere tollerato in uno scritto tecnico (quindi rivolto ad altri professionisti) e sempre che risponda ad una precisa logica di praticità. Per esempio, va benissimo scrivere de cuius invece che “persona della cui eredità si tratta”, se si è utilizzato il termine “defunto” poco prima.

Al di fuori di queste ipotesi, il latino è solo un inutile sfoggio di erudizione che renderebbe il testo di difficile comprensione per i nostri lettori, con l'aggravante di farli sentire ingiustamente inadeguati.

Ricorda sempre: scrivi per comunicare concetti, non per dimostrare a te stesso o al mondo che sei bravo.

Se il tuo articolo è rivolto a specifiche categorie professionali, ovviamente potrai utilizzare un linguaggio più tecnico e dare per scontati tutti quei concetti che fanno parte del bagaglio di conoscenze tipico del professionista al quale ti rivolgi.

Per esempio, se il tuo scritto è rivolto ad avvocati non c'è bisogno che spieghi cosa sia la prescrizione. Se il tuo scritto è rivolto a studenti di giurisprudenza dell'ultimo anno, non c'è bisogno che spieghi cosa si intenda per gerarchia delle fonti e così via.

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Quanti scritti vi posso inviare?

Puoi inviarci tutti gli scritti che vuoi.

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Come devo inviare i miei scritti?

Per inviarci i tuoi scritti devi utilizzare questo modulo. Puoi inviarci anche più scritti per ogni modulo.

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Pubblicherete tutti gli scritti che vi invierò?

No, pubblicheremo solo gli scritti che riterremo interessanti ed adatti al nostro sito.

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Modificherete il mio scritto prima della pubblicazione?

Potremmo occasionalmente modificare nella forma il tuo scritto per renderlo più armonico con i contenuti e lo spirito del sito. Per esempio, potremmo inserire dei collegamenti ipertestuali ad altre pagine del sito. Se nel tuo scritto spieghi un concetto che è stato già trattato sul sito, inoltre, ci riserviamo di sostituire la tua spiegazione con un link alla relativa pagina del sito.

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Cosa succede quando un mio articolo è pubblicato?

Ti avvertiremo via email dell'avvenuta pubblicazione e creeremo un account a tuo nome sul sito. In questo modo potrai effettuare il log in al sito e rispondere ad eventuali commenti.

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Cosa guadagno?

Pubblicheremo l'indirizzo del tuo studio ed il tuo indirizzo email. Pertanto otterrai una grande visibilità presso i potenziali tuoi clienti.

Inoltre, se vorrai e se sei iscritto al programma AdSense come publisher, nella pagina del nostro sito dove sarà presente il tuo scritto inseriremo degli annunci pubblicitari attraverso il sistema Google AdSense. Ogni volta che un visitatore della pagina cliccherà su uno di questi annunci, Google AdSense ti accrediterà una certa somma.

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Che cosa è Google AdSense?

Google AdSense è un sistema di intermediazione tra chi intende pubblicare un annuncio nel web per pubblicizzare il proprio sito (il cliente) e chi offre una pagina web (sua o di terzi) per ospitare quell'annuncio (il publisher).

Il cliente sceglie il testo del proprio annuncio. Il publisher sceglie le dimensioni ed i colori dell'annuncio, per adattarlo alla pagina web che lo ospiterà.

Ogni volta che un visitatore della pagina clicca su un annuncio, Google paga qualcosa al publisher.

Per maggiori informazioni su Google AdSense clicca qui

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Devo essere registrato a Google AdSense per potervi inviare un articolo? Come posso registrarmi a Google AdSense

No, devi essere registrato ad AdSense solo se intendi guadagnare con gli annunci pubblicitari in qualità di publisher. Se non sei registrato ad AdSense o comunque non vuoi guadagnare con gli annunci pubblicitari, puoi ugualmente inviarci il tuo articolo. In questo caso, la tua contropartita sarà costituita dal fatto che pubblicheremo, a tua richiesta, la tua email e l'indirizzo del tuo studio professionale. In questo modo potrai godere di una certa pubblicità e visibilità presso i potenziali tuoi clienti.

Per registrarti ad AdSense leggi qui.

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Come avviene la pubblicazione degli annunci?

La pubblicazione degli annunci avviene attraverso l'inserimento nella pagina web del tuo codice sorgente AdSense fornito da Google. E' semplicissimo, chiunque può capire come avviene, anche se non ha nessuna competenza informatica. Continua a leggere questa pagina.


Cosa è il codice sorgente AdSense e dove posso trovare il mio?

Un codice sorgente, in generale, è in parole semplicissime un insieme di istruzioni che dicono al computer quello che deve fare. Per esempio, in questo momento stai visualizzando questa pagina web, con questi colori e con questa impaginazione, perchè il tuo computer sta eseguendo le varie istruzioni che il programmatore ha elaborato per far si che tu possa, appunto, visualizzare questa pagina. Più in particolare è il tuo browser (cioè l'applicazione che utilizzi per navigare in internet... Mozilla Firefox, Internet Explorer o altro) che sta leggendo ed eseguendo queste istruzioni. Bene, l'insieme di queste istruzioni si chiama "codice sorgente" (o anche solo "codice").

Bene, dopo che tu avrai impostato, dal tuo account AdSense, i colori, il formato e le dimensioni degli annunci, Google genererà automaticamente un piccolo codice sorgente unico (sono poche righe di testo). Unico nel senso che per ogni publisher Google genera un differente codice sorgente. Tu puoi inserire (facendo copia-incolla) questo codice sorgente in qualsiasi pagina web, anche non di tua proprietà, che sia conforme alle regole di Google e su quella pagina web spunterà un annuncio. Quando qualcuno cliccherà su quell'annuncio Google ti accrediterà dei soldi.

Quel codice AdSense, infatti, contiene le istruzioni in base alle quali saranno pubblicati all'interno della pagina web uno o più annunci con i colori e le dimensioni da te scelti.

Trovi il tuo codice AdSense nel tuo account AdSense dopo avere impostato gli annunci. Leggi qui per sapere come fare.

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Come devo impostare gli annunci? Quanti annunci saranno pubblicati nella pagina e in che posizione?

Devi impostare gli annunci (cioè selezionare colori, dimensioni e stile) secondo le nostre precise indicazioni che puoi leggere cliccando qui. Li scoprirai anche quanti annunci saranno pubblicati nella pagina e in che posizione.

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Quanto mi pagherà Google per ogni click?

Dipende da quanto il cliente ha pagato Google per quel click. Per maggiori informazioni vedi qui.

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Posso cliccare sui miei stessi annunci o mettermi d'accordo con qualcuno perché clicchi sui miei annunci?

Assolutamente no! Se lo farai, Google ti scoprirà (nessuno è mai riuscito a farla franca!) e sarai escluso dal programma. Inoltre noi ci riserviamo in questo caso di chiederti il risarcimento del danno per gli eventuali pregiudizi subiti.

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Come posso guadagnare il più possibile?

Dipende solo da te...

Qualunque sia l'argomento da te scelto ed i destinatari ai quali ti rivolgi, perché tu possa guadagnare qualcosa è necessario che i tuoi scritti siano UTILI.

E' importante che tu comprenda il meccanismo attraverso il quale si guadagna con gli annunci pubblicitari.

Solo una parte molto piccola dei visitatori di una certa pagina clicca sugli annunci. E' fondamentale, quindi, che la pagina sia visitata da un certo numero di utenti, affinché si possa guadagnare bene.

E per far si che molte persone visitino la nostra pagina, è necessario che questa pagina sia ben posizionata sui motori di ricerca.

Come puoi facilmente immaginare, il potenziale visitatore altro non fa che collegarsi con un motore di ricerca (tipicamente: Google) ed effettuare, appunto, una ricerca con le parole chiave che gli interessano.

Per esempio, se un potenziale lettore ha ricevuto una cartella esattoriale perché 10 anni prima non aveva pagato una multa, molto probabilmente la prima cosa che farà sarà andare su Google e cercare “multa in prescrizione” o “multa non pagata da 10 anni” o qualcosa del genere.

Ora, il potenziale visitatore cliccherà su qualcuno dei primi risultati che il motore di ricerca gli presenterà. Difficilmente andrà oltre la seconda o terza pagina di risultati.

E' fondamentale, quindi, che tra i primi risultati, egli trovi la tua pagina.

Per esempio, la nostra pagina più visitata è quella relativa alla prescrizione delle multe e non è un caso che se tu cerchi su Google “prescrizione multe” quella pagina è sempre tra i primi risultati e molto spesso addirittura il primo risultato in assoluto.

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Come si fa ad ottenere un piazzamento tra i primi posti sui motori di ricerca?

La risposta è semplice: la pagina deve essere utile.

I motori di ricerca, (e in particolare Google che è il più importante) attraverso i loro software automatizzati scandagliano continuamente il web e catalogano tutte le pagine che incontrano.

Le pagine, così catalogate, sono restituite sotto forma di risultato, quando qualcuno effettua una ricerca.

I motori di ricerca sono in grado di analizzare il testo di una pagina e “capire” di cosa quella pagina tratta, così da poterla suggerire quando qualcuno effettua una certa ricerca. Se una certa pagina ottiene “gradimento” da parte del pubblico, allora quella pagina scalerà le “classifiche” posizionandosi sempre meglio fra i risultati di ricerca.

Così, per esempio, se un utente entra nella tua pagina e ne esce un secondo dopo, vuol dire che la tua pagina non era quello che cercava, non l'ha soddisfatto, non gli ha fornito le informazioni che gli servivano. Al contrario, se l'utente entra nella pagina e ci resta per un po' vuol dire che ha trovato quello che cercava e la pagina allora guadagnerà in “credibilità”.

Questo significa che per ottenere una buona posizione nei motori di ricerca, la tua pagina deve essere per prima cosa utile, nel senso che deve rispondere alle esigenze dei potenziali lettori, deve rispondere alle loro domande.

Va da sé che utile può essere solo una pagina originale. Ed infatti se quello che scrivi è già stato trattato alla stessa maniera su qualche altro sito, la tua pagina non aggiungerà nulla a ciò di cui il potenziale utente può già disporre.

ATTENZIONE PERO', originale non vuol dire che l'argomento non debba mai essere stato trattato prima. E' ovvio che ciò sarebbe impossibile. Nel web, infatti, ogni argomento è già stato trattato in qualche modo.

Per originale, quindi, intendiamo che l'argomento sia trattato in un modo in cui non era stato trattato prima. Per esempio, quando abbiamo scritto la pagina sulla prescrizione delle multe, esistevano già migliaia di siti che si occupavano dell'argomento. Tuttavia, nessuno di questi siti lo faceva in modo approfondito e, soprattutto, nessuno di questi siti lo faceva in maniera comprensibile ai non addetti ai lavori.

Se scriverai degli articoli utili, nel senso appena precisato, otterrai sicuramente buoni risultati.

Tieni sempre ben presente, però, che la scalata delle posizioni sui motori di ricerca di una certa pagina, richiede qualche mese. La nostra pagina sulla prescrizione, infatti, ha cominciato a posizionarsi tra le prime posizioni solo dopo 6 o 7 mesi dalla creazione.

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Devo rispondere ai commenti che i lettori potrebbero lasciare in calce al mio articolo?

Ti suggeriamo di rispondere ai commenti che i lettori eventualmente potrebbero inserire in calce al tuo scritto. Anche il testo dei commenti, infatti, è catalogato dai motori di ricerca e fa parte del contenuto della pagina.

A tal fine, nel momento in cui un tuo scritto sarà pubblicato ti registreremo sul sito come utente, con il tuo nome e cognome. Ti invieremo per email una password provvisoria che dovrai modificare al tuo primo accesso. In questo modo potrai effettuare l'accesso al sito e rispondere ai commenti utilizzando appunto il tuo nome e cognome.

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Posso far pubblicità al mio scritto?

Certamente si ed anzi ti consigliamo di farlo. Infatti più promuoverai in giro per il web il tuo scritto, più persone visiteranno la pagina e quindi otterrai un maggior numero di click.

Il modo migliore per pubblicizzare le tue pagine è frequentare i social network e i forum.

Per esempio, se hai scritto una pagina sul condominio negli edifici, puoi iscriverti ad un forum di amministratori di condominio, partecipare alle discussioni ed indicare come fonte il tuo scritto, inserendo il link.

E' consigliatissimo registrarsi su YahooAnswer, rispondere sistematicamente alle domande concernenti il condominio ed inserire il link al tuo scritto come fonte.

Ovviamente puoi pubblicizzare la pagina anche partecipando alle discussioni su Facebook.

Tuttavia, non devi mai eccedere i limiti imposti dalla legge o comunque porre in essere condotte che possano arrecare pregiudizio al sito www.studiolegalemongiovi.it, al proprietario o agli altri articolisti.

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Suggerimento finale: scrivi più articoli che puoi!

Infine, tieni sempre presente che più articoli scrivi più guadagni.

Devi affrontare la cosa con la giusta mentalità.

Non puoi pensare di guadagnare grosse cifre scrivendo un solo articolo. Considera infatti questo: se la tua pagina frutta, per esempio 10€, al mese, queste di certo non sono nemmeno una pizza ed una cola. Ma se tu scrivi 50 pagine utili e ben piazzate allora il tuo guadagno sarà di 500€ al mese... per ogni mese, fin tanto che il tuo scritto sarà pubblicato!

Infatti, il bello di questo lavoro è che quando hai scritto un articolo una volta, e viene pubblicato, allora continuerà a fruttare denaro, senza che tu faccia nient'altro.

Quindi quell'oretta che tu dedichi alla scrittura di un pezzo adesso, ti porterà dei soldi ogni mese per i prossimi 10,20 o 30 anni... fin tanto che il sito esisterà ed il tuo annuncio sarà pubblicato e ti assicuro che noi abbiamo intenzione di farlo esistere il più a lungo possibile.

Quindi, scrivi pezzi utili e scrivine più che puoi. Non c'è un limite al numero di scritti che puoi inviarci.


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Calcolo Termini


Casi specifici
Puoi selezionare un caso specifico, oppure inserire manualmente il termine.
Giorni
Seleziona questa casella solo se l'infrazione è stata immediatamente contestata al trasgressore e tu non sei il trasgressore, ma solo il proprietario del mezzo. Es. Tuo figlio (o un tuo amico) è alla guida del tuo mezzo, lo fermano e gli fanno una multa con lui presente, e poi notificano il verbale a te. In questo caso devi selezionare la casella. Se, invece, tuo figlio (o il tuo amico) non era presente al momento della contestazione (es. aveva lasciato l'auto in divieto di sosta), allora lascia la casella vuota.

ATTENZIONE: Vale solo per le regioni che applicano il termine di prescrizione triennale. Maggiori informazioni

90gg se il luogo della notificazione si trova in Italia, 150gg se si trova all'estero.

45gg se il luogo della notificazione si trova in Italia, 75gg se si trova all'estero.

30gg dalla notifica della sentenza se il luogo della notificazione si trova in Italia, 40gg se si trova all'estero.

60gg se il luogo della notificazione si trova in Italia; 90gg se si trova all'estero.

Giorni
Giorni
Giorni

Inserisci la data in cui doveva essere effettuato il pagamento.

Devi inserire la data in cui l'infrazione al codice della strada è stata accertata. Questa data non sempre coincide con quella in cui la violazione è stata commessa, ma può essere successiva.
Per sapere in che data l'infrazione è stata commessa devi leggere il verbale.
ATTENZIONE: non sempre il verbale deve essere notificato. Leggi qui.


Se vuoi, puoi, usare questo nostro strumento per verificare la regolarità della notifica ed elaborare gratuitamente un ricorso.

Devi inserire la data in cui si è verificata l'ultima interruzione della prescrizione. Questa data è, in genere, quella in cui si è formalizzata la notifica dell'ultimo atto con il quale ti hanno chiesto di pagare (notifica verbale, cartella di pagamento, sollecito ecc.). Oppure, se non ti hanno mai notificato richieste di pagamento, essa coincide con la data in cui hai commesso l'infrazione.

Devi inserire la data in cui la violazione ti è stata personalmente contestata o, in mancanza di contestazione immediata, la data in cui si è formalizzata la notifica del verbale.

Inserisci la data in cui si è formalizzata la notifica dell'atto che intendi impugnare.

Inserisci la data dell'udienza di trattazione.

Inserisci la data dell'udienza.

Seleziona questa casella se il giudice ha fissato un giorno iniziale successivo a quello dell'udienza.

Inserisci la data dell'udienza di precisazione delle conclusioni o di rimessione al Collegio.

Inserisci la data in cui il tuo ricorso è stato ricevuto. Questa data non necessariamente coincide con quella in cui lo hai inviato, ma può essere successiva.

Inserisci la data in cui l'ordinanza è stata emessa.

Inserisci la data in cui è scaduto il termine per il pagamento o hai ricevuto l'ultimo atto interrutivo.

Inserisci la data in cui è scaduto il termine per il versamento a saldo, generalmente ciò avviene a giugno dell'anno successivo a quello per cui sono versati i contributi, leggi qui.

Se sono stati notificati atti interruttivi, inserisci la data in cui si è formalizzata per il mittente la notifica dell'ultimo che hai ricevuto.

ATTENZIONE: Se i contributi sono precedenti al '96, potrebbe applicarsi il termine decennale. In questo caso, non usare questro calcolatore di termini.

Inserisci la data in cui si è formalizzata per te la notifica dell'avviso di addebito.

Inserisci la data della comunicazione dell’ordinanza di regolamento o dell’ordinanza che dichiara l’incompetenza del giudice adito. ATTENZIONE: solo se il termine non è stato esplicitamente fissato dal giiudice con l'ordinanza.

Inserisci la data dell'udienza in cui il teste deve essere sentito.

Inserisci la data in cui si è formalizzata la notifica della citazione.

Inserisci la data dell'udienza di comparizione

Inserisci la data dell'interrizione del processo.

Inserisci la data di scadenza del termine di costituzione del convenuto o del provvedimento di cancellazione.

Inserisci la data di notifica della sentenza.

Inserisci la data di notifica del precetto.

Inserisci la data del pignoramento.

Inserisci la data in cui l'Ufficiale Giudiziario ha riconsegnato gli atti.

Inserisci la data della comunicazione di avvenuta consegna.

Inserisci la data di notifica del precetto, del titolo esecutivo o del compimento del singolo atto a cui opporsi.

Inserisci la data in cui è passata in giudicato la sentenza di 1° grado o è stata comunicata la sentenza di appello.

Inserisci la data di notifica del decreto ingiuntivo.

Inserisci la data di pronuncia del decreto ingiuntivo

Termine

Il termine è di 10gg.

Il termine è di 5gg.

Termine

Il termine è di 20gg.

Il termine è di 10gg.

Natura del termine
Richiesta di audizione
Inserisci la data in cui si è svolta o si dovrà svolgere l'audizione personale. Se non ti sei presentato, inserisci la data in cui l'audizione era prevista.
Solo per la città di Roma, la legge dispone che il giorno 29 giugno è festivo.
Qui apparirà il risultato

Verificare sempre il calcolo, calendario alla mano. Il responso fornito da questo strumento non equivale a consulenza.

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