Cosa succede se rifiuto una notifica?
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Quando la persona, alla quale la notifica è indirizzata, rifiuta di riceverla, è come se la notifica fosse andata ugualmente a buon fine.
Questo significa che se rifiuti una notifica, per la legge è come se l'avessi accettata, quindi tutti gli effetti di quella notifica si produrranno normalmente. Così per esempio, inizieranno a decorrere eventuali termini di impugnazione o di pagamento, oppure interessi di mora o sanzioni aggiuntive.
Il motivo per il quale la legge stabilisce così è abbastanza ovvio. Sarebbe troppo facile ed ingiusto, infatti, bloccare l'iniziativa legale altrui semplicemente rifiutando una notifica.
Immagina di chiedere il risarcimento del danno ad una compagnia assicurativa; saresti felice se essa potesse bloccare la tua richiesta semplicemente rifiutando la notifica dell'atto di citazione?
Come è facile intuire, pertanto, rifiutare una notifica non è mai una buona idea. Ed infatti, in questo modo ci si mette nella situazione di subire tutte le conseguenze negative dell'atto notificato, senza essere a conoscenza del suo contenuto e quindi senza potersi realmente difendere da esso.
Un'ultima precisazione:
Quanto sopra si applica se il rifiuto proviene dalla persona alla quale la notifica è indirizzata. Come spiegato qui, infatti, la notifica può avvenire anche con cosegna a persone diverse dal destinatario. Ecco, se una di queste persone rifiuta l'atto, la notifica non si ha per eseguita, ma si deve seguire la procedura indicata dall'art. 140 c.p.c., cioè il notificatore affiggerà un avviso alla porta dell'abitazione (spesso, lo introdurrà nella cassetta delle lettere), depositerà l'atto in Comune, ed invierà al destinatario un avviso di deposito tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.
- blog di Avv. Danilo Mongiovì
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