Nuova possibilità di rateizzazione delle cartelle
Con l'approvazione dei decreti attuativi della delega fiscale, il Governo ha introdotto alcune rilevanti novità nel rapporto tra cittadini e fisco.
Nuovo piano di rateizzazione
Particolarmente significativa è la possibilità di accedere ad una nuova rateizzazione, per i contribuenti che nei passati due anni si sono trovati in difficoltà nel pagare quanto dovuto e sono decaduti dal beneficio della rateizzazione.
Il debito potrà essere nuovamente spalmato su un massimo di 72 rate.
I contribuenti che volessero aderire al nuovo piano, dovranno presentare domanda entro 30 giorni dalla entrata in vigore del decreto.
Attenzione però: il mancato pagamento di 2 rate comporta la decadenza dal beneficio.
Riduzione aggio Equitalia
Ulteriore novità è quella relativa alla riduzione dell'aggio di Equitalia. L'aggio è una somma di denaro (calcolata in percentuale su quanto dovuto) che il contribuente paga all'Agente per la riscossione. E', cioè, il pagamento del servizio di riscossione.
Fino ad ora, tale somma era fissata nella misura dell'8% di quanto dovuto. Adesso essa sarà determinata in base al momento in cui il contribuente paga il dovuto. Se egli paga spontaneamente prima della notifica della cartella di pagamento, l'aggio è dell'1%; se il pagamento avviente entro 60 giorni dalla notifica della cartella, allora l'aggio è del 3%; se il pagamento avviente dopo i 60 giorni, l'aggio diventa del 6%.
Questa modifica non mi piace. Ed infatti, come appare evidente, l'Agente per la Riscossione è una struttura che deve essere mantenuta funzionante. Se ad essa vengono sottratti i fondi derivanti dall'aggio, bisognerà trasferirgliene di più da qualche altra fonte.
Bene, i decreti statuiscono che sia l'Agenzia delle Entrate a farsi carico di quanto sopra. Ma l'Agenzia delle Entrate è una struttura pubblica anch'essa pagata con i soldi pubblici. Pertanto, il risultato di questa modifica è che i costi della riscossione graveranno di più sui contribuenti diligenti che hanno sempre pagato tutto, e meno su quelli che, per disonestà, o per colpa, o per disattenzione o per negligenza, si sono messi nella posizione di dovere denaro al fisco. Le persone che, invece, si trovano a ricevere atti della riscossione senza alcuna colpa, magari per errore degli enti impositori o di equitalia, hanno certamente di che gioire.
Mediazione tributaria
La mediazione tributaria è estesa alle cause di valore inferiore a 20000 euro, indipendentemente dal soggetto impositore, mentre prima era limitata alle sole cause di cui fosse parte l'Agenzia delle Entrate.
- blog di Avv. Danilo Mongiovì
- 22728 letture