Pignoramento cani e gatti
Con l'emanazione della legge 28 dicembre 2015, n. 221, pubblicata in Gazzetta il 18 gennaio 2016 (e pertanto appena entrata in vigore) il legislatore ha chiarito una volta per tutte che gli animali da compagnia non possono essere pignorati.
In particolare, sono stati inseriti due ulteriori numeri, dopo il numero 6, all'art. 514 c.p.c. che quindi adesso così recita:
- 6-bis) gli animali di affezione o da compagnia tenuti presso la casa del debitore o negli altri luoghi a lui appartenenti, senza fini produttivi, alimentari o commerciali;
- 6-ter) gli animali impiegati ai fini terapeutici o di assistenza del debitore, del coniuge, del convivente o dei figli.
Gli amici a quattro zampe, come cani e gatti, pertanto, diventano assolutamente impignorabili.
Nei mesi scorsi è circolata, in effetti, la notizia che Equitalia avrebbe potuto pignorare gli animali da compagnia del debitore. La notizia, come è comprensibile, ha suscitato preoccupazione e sgomento.
E' da dire, tuttavia, che si trattava di una mezza bufala. Ed infatti, si è vero che - prima di questa nuova legge - teoricamente nulla vietava il pignoramento di un animale domestico (che per la legge civile è un bene sul quale insiste un diritto di proprietà), ma affinchè un bene possa essere pignorato, esso deve essere suscettibile di una valutazione economica ed attribuire una valutazione economica ad un animale da compagnia è attività nei fatti probabilmente impossibile.
Non sono a conoscenza, infatti, di casi concreti in cui sia stato pignorato un animale da compagnia.
Il legislatore ha preferito - opportunamente - eliminare ogni dubbio ed inserire esplicitamente gli animali da compagnia nell'elenco dei beni assolutamente impignorabili.
Impignorabili sono anche gli animali che il debitore tiene con sè o nei suoi luoghi per fini terapeutici o di assistenza per sè stesso o per i propri familiari. Si immagini per esempio un cane guida per un non vedente.
Rimangono, ovviamente, pignorabili gli animali che sono tenuti dal debitore per scopi riproduttivi, alimentari o commerciali.
Si pensi per esempio ad una coppia di cani tenuti da un allevatore allo scopo di farli riprodurre e vendere i cuccioli.
A ben vedere in tali casi non potrebbe nemmeno parlarsi di animali da compagnia.
- blog di Avv. Danilo Mongiovì
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