Equitalia, serit e i suicidi...
I suicidi dovuti a debiti stanno tristemente riempiendo le cronache di questi giorni.
Inoltre, la crisi economica che il nostro Paese sta attraversando ha esasperato gli animi al punto che ormai sono innumerevoli gli atti di violenza indirizzati verso Equitalia o Serit Sicilia.
Tali atti non possono trovare alcuna giustificazione e comunque sono male indirizzati.
Ed infatti, come spiegato chiaramente su questo stesso sito sito, Equitalia, come Serit, è solo l'Agente per la riscossione.
Cioè un semplice riscossore che si occupa di riscuotere le somme che altri enti pubblici iscrivono a ruolo.
Nel riscuotere tali somme, l'azione dell'agente è dettagliatamente prevista dalla legge (ipoteca, fermo amministrativo ecc.) e l'agente stesso non ha alcun potere in ordine alle somme da recuperare, per il semplice motivo che non sono somme di sua pertinenza, ma dei vari altri enti pubblici per conto dei quali esso riscuote (il Comune se si tratta di multa, l'agenzia delle entrate se si tratta di IVA, l'INPS se si tratta di contributi ecc. ecc.).
Quindi l'agente non può rinunciare a tali somme. Può solo rateizzarle, sempre secondo quanto disposto dalla legge.
Del resto, l'agente per la riscossione è esso stesso un ente pubblico.
Ed infatti, Equitalia è una Spa le cui azioni appartengono per il 51% alla Agenzia per le entrate e al 49% all'INPS, mentre Serit Sicilia Spa (agente per la riscossione nella regione siciliana) appartiene per il 60% alla Regione Sicilia e per il 40% all'Agenzia delle entrate.
Da ciò deriva che se si ritiene ingiusta l'azione dell'agente per la riscossione non è certo agli impiegati dello stesso che si deve chiedere conto, ma al legislatore e ai governanti.
- blog di Avv. Danilo Mongiovì
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